Qual è il meccanismo che spinge a controllare costantemente lo smartphone? La Francia sta vietando alle aziende di inviare email fuori dall’orario d’ufficio. Ecco perché per alcuni è difficile spegnere il telefono.
Lo smartphone attraverso email, chat e telefonate crea un collegamento costante con il proprio lavoro. Questa è una causa di stress. In Francia un disegno di legge asserisce che “Lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, se mal gestito o mal regolato, può avere un impatto sulla salute dei lavoratori” indicando alle aziende con più di 50 dipendenti di non inviare email al di fuori dell’orario di ufficio.
Due studiosi olandesi hanno rilevato che chi usa spesso lo smartphone ha un conflitto casa-lavoro e livelli di burnout (una reazione da stress che comporta esaurimento e cinismo) nettamente maggiori di chi ne fa un uso sporadico [Derks & Bakker, 2014].
Eppure, teoricamente, la tecnologia è neutrale rispetto a promuovere l’accesso in ogni luogo e in ogni momento. In effetti i dispositivi possono essere spenti, i messaggi di posta possono essere filtrati e le chiamate in entrate inoltrate alla segreteria telefonica.
Kreiner et al. [2009] affermano che il conflitto tra casa e lavoro è caratterizzato da tensioni causate da aspettative e sfide incompatibili tra loro provenienti da entrambi i domini. Queste aspettative sono condivise tra gruppi di lavoratori della stessa organizzazione poiché sviluppano delle norme condivise riguardo la permeabilità tra il dominio del lavoro e quello extra lavorativo [Kreiner, 2006].
In altre parole, organizzazioni lavorative differenti possono avere stili diversi per gestire il limite psicologico tra lavoro-casa, ovvero quanto il confine può essere permeabile.
Ci sono prove consistenti che i datori di lavoro si aspettano che i dipendenti siano disponibili a lavorare al di fuori dell’orario di lavoro. Più in generale, sembra che ci sia un’aspettativa universale che tutti leggano e rispondano costantemente alle e-mail, senza mai interruzioni.
Questo indica chiaramente che dire di spegnere il telefono cellulare e disconnettersi dal lavoro non basta ma deve essere la stessa organizzazione lavorativa a non generare un clima di attesa per le risposte negli orari extra-lavorativi.
Bakker, A. B. (2014). Daily fluctuations in work engagement: An overview and current directions. European Psychologist, 19, 227–236.
Derks D. & Bakker A. B. (2014) Smartphone Use, Work–Home Interference, and Burnout: A Diary Study on the Role of Recovery Applied Psychology: An International Review, 63 (3), 411–440.
Jarvenpaa, S., & Lang, K. (2005). Managing the paradoxes of mobile technology. Information Systems Management Journal, 22, 7–23.
Kreiner, G. E., Hollensbe, E. C., & Sheep, M. L. (2009). Balancing borders and bridges: Negotiating the work-home interface via boundary work tactics. Academy of Management Journal, 52,704–730.
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